Guardia di Finanza e società di charter

Da alcuni giorni si sta leggendo su alcune riviste di settore che le vittime dell’attenzione della GdF sembrano essere le società di charter.

Guardia di Finanza e società di charter

Da alcuni giorni si sta leggendo su alcune riviste di settore che le vittime dell’attenzione della GdF sembrano essere le società di charter.

La cosa che più infastidisce è che le violazioni contestate agli skipper e alle società di charter, almeno le notizie che stanno girando in rete, dipendono non dalla volontà delle società di charter e degli equipaggi delle barche di eludere o violare la legge, ma dall’incapacità dello Stato di fare, come ha fatto ultimamente per gli esami per il conseguimento della patente nautica (leggi un nostro ultimo articolo in merito cliccando qui), delle leggi che abbiano un senso logico e, soprattutto, siano applicabili.

La GdF, infatti, sale a bordo della barca, separa gli ospiti dagli skipper e chiede agli uni e all’altro di compilare un questionario cercando di far emergere dalle risposte che gli ospiti e lo skipper non si conoscessero prima di incontrarsi a bordo.

Accertato questo, la GdF multa la società di charter che possiede la barca per noleggio abusivo (il noleggio è il charter con equipaggio, mentre la locazione è quello senza equipaggio.

Le società di charter non possono fare noleggio, ma solo locazione) stabilendo che, dal momento che lo skipper e gli ospiti non si conoscono, lo skipper lavora per la società di charter, cosa che come vedremo, se questa è l’ipotesi alla base del verbale alla società di charter, non è vera. Poi multa anche lo skipper per aver fatto lo skipper senza averne i titoli. Le multe vanno dai 2.500 euro agli 11.500 euro.

Quando si parla quindi di esercizio abusivo dell’attività di noleggio?

L’esercizio abusivo dell’attività di noleggio si ha quando una società di charter invece di limitarsi ad affittare la propria barca, la noleggia con equipaggio.

Ma se non c’è alcun passaggio di denaro tra la società di charter e lo skipper quindi è palese che questa ultima non abbia assunto lo skipper e noleggiato la barca con questo a bordo.

Pertanto, se la società di charter loca la barca e poi al cliente che chiede di avere uno skipper consiglia (ma non fornisce) una delle persone di sua conoscenza ed il prezzo dello skipper non è compreso nel nolo ma sarà il cliente che pagherà direttamente in prima persona lo skipper, allora in nessun caso è configurabile l’attività di noleggio e non si incorrerà in multe salate.

Lo skipper

Allo skipper, invece, è spesso contestato di svolgere un’attività per la quale è richiesto il titolo di “Ufficiale del diporto”, una figura professionale istituita nel 2005 e che gli skipper non hanno semplicemente perché impossibile da conseguire.

Chi ha fatto la legge non aveva le competenze e si è rivolto a comandanti di nave mercantile e ammiragli di marina militare che di competenze inerenti il diporto ne avevano ancora di meno.

Il legislatore ha stabilito che per diventare “Ufficiale del diporto” bisogna possedere una serie di requisiti come avere un diploma, essere incensurato e essere iscritto alla gente di mare in categoria 3, ovvero come mozzo di bordo.

Ciò vuol dire che per diventare “Ufficiale del diporto” bisogna dimostrare di essere stati imbarcati per 36 mesi su di una nave da diporto e di questi 24 su di una nave da diporto adibita al charter.

E qui sta il punto della questione; in Italia le navi da diporto adibite al charter probabilmente non arrivano a 10 e tra l’altro di solito battono altre bandiere. Quindi non ci sono navi sufficienti a formare il numero di skipper richiesto.

Il secondo punto è che il mozzo a bordo di queste navi è imbarcato per tutto l’anno solo nelle navi di grande taglia, ma sulla maggior parte di queste, ovvero barche di 25-28 metri, l’equipaggio non indispensabile alla manutenzione della barca è imbarcato solo in stagione, 3-4 mesi l’anno. Ci vorrebbero quindi circa 10 anni in qualità di mozzo per poi andare a fare un lavoro pagato poco per 18 settimane l’anno.

Il legislatore in sostanza avrebbe fatto meglio a dire, la figura dello skipper da noleggio in Italia è vietata.

Ecco quello che intendevamo all’inizio dell’articolo che le leggi debbano avere un senso logico e, soprattutto, siano applicabili.

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